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SASSARI | Trasporto pubblico

67K views 251 replies 17 participants last post by  felis 
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Da La Nuova Sardegna, domenica 20 giugno 2010, Federico Spano


Via Zirano, una stazione nel nulla
Gli autisti ormai sull’orlo di una crisi di nervi: «Ridateci via XXV Aprile»

Passeggeri abbandonati a se stessi. Nell’area di sosta temporanea mancano pensiline e toilette



SASSARI. Quella di via Padre Zirano era nata nel 2008 come stazione provvisoria. I pullman sarebbero dovuti stare solo qualche mese lontani da via XXV Aprile. Giusto il tempo per costruire il centro intermodale. Ma dopo due anni e mezzo, i giganti blu dell’Arst continuano a infilarsi nel budello di via Padre Zirano, dove i servizi sono inesistenti e i passeggeri sono abbandonati.
Parlare di «stazione dei pullman», per indicare una strada al confine con il nulla, è a dir poco eccessivo. Via Padre Zirano, infatti, è nata come bretella di collegamento fra la zona di Santa Maria e via Amendola. I muretti che delimitano la strada, infatti, non sono certo nati come panchine per i pendolari. E le poche pensiline installate, ben poco possono fare per proteggere dalla pioggia o dal sole i tantissimi passeggeri che ogni giorno sono costretti a prendere i mezzi pubblici. Bar, toilette, o altre minime comodità, restano un miraggio. E se i viaggiatori stanno male, le cose non vanno meglio per i lavoratori: gli autisti che hanno bisogno di usare il bagno, sono costretti a tornare in deposito. Mentre i dipendenti che stanno nel mini container che funge da biglietteria, sono stati costretti a quotarsi per avere un condizionatore d’aria e un servizio igienico funzionante.
Per dare la misura dei problemi che vivono i passeggeri, è sufficiente la testimonianza di uno degli autisti: «Quando piove, sia io che altri colleghi in sosta nella via, apriamo gli sportelli dei mezzi e facciamo accomodare i passeggeri, anche se devono prendere pullman diretti verso altre destinazioni. Non è bello vedere la gente sotto la pioggia, che cerca di proteggersi con piccoli ombrelli, e senza la possibilità di avere un riparo decente. Il problema contrario si presenta d’estate, quando il caldo diventa infernale, e soprattutto gli anziani, senza un centimetro d’ombra, rischiano di sentirsi male».



Oltre ai disservizi, però, la scelta di via Padre Zirano come sede temporanea della stazione, ha creato problemi di tipo logistico. I pullman che devono girare verso il sottopassaggio di Santa Maria, soprattutto nelle ore di punta, restano imbottigliati nel traffico. Uno dei motivi è la conseguenza del parcheggio selvaggio intorno alla corte d’Appello, dove le auto in sosta, spesso in doppia fila, impediscono il passaggio dei pullman. L’altro è il semaforo, impostato in modo tale che tra il verde e il rosso molte auto si ritrovano in mezzo all’incrocio, paralizzando la circolazione o rischiando di provocare incidenti. Infine, quando in via Padre Zirano arrivano centinaia di studenti, all’uscita di scuola, e quando molte corse partono nello stesso orario, e magari devono partire dallo stesso stallo, i pullman si mettono anche in doppia fila, bloccando la circolazione. «È in questi momenti - aggiunge l’autista - che si corrono i maggiori rischi. Spesso, molti studenti ritardatari attraversano di corsa le quattro corsie della via. La visibilità è ridotta e più di una volta, qualcuno ha rischiato di essere investito. Tutto questo, ovviamente, in una stazione normale si eviterebbe».
Proprio sul problema della circolazione e della stazione «temporanea», alcuni giorni fa è intervenuto il segretario territoriale della Fit-Cisl, Pietro Piredda, con una lettera inviata all’assessorato alla Viabilità del comune di Sassari, alla direzione generale dell’Arst di Cagliari e alla direzione dell’agenzia Arst di Sassari.
«I conducenti hanno difficoltà nel pecorrere la via per colpa del passaggio ostruito dalle auto parcheggiate di fronte alla corte d’Appello - spiega Pietro Piredda -. A questo si aggiungono le difficoltà riguardanti gli impianti semaforici, che continuano a funzionare male. Non si può più rimandare il completamento del centro intermodale, perché la situazione è ormai insostenibile».

I lavori sono fermi da due anni, le poche attività commerciali sopravvissute in corso Vico rischiano il fallimento
Ruspe ancora ferme nel centro intermodale

SASSARI. I lavori per il centro intermodale di via XXV Aprile sono fermi dal novembre del 2008. Dopo passaggi di proprietà, annunci di ripresa dei lavori, e altre promesse non mantenute, la cruda realtà è uno spiazzo sterminato, abbandonato e invaso dalle sterpaglie.



L’esilio dei pullman in via Padre Zirano, per consentire di eseguire lavori che non sono mai iniziati, ha avuto due effetti negativi. Disagi per i passeggeri e tracollo economico per le tante attività di corso Vico. Alcuni bar erano stati aperti proprio per il flusso continuo di passeggeri diretti alla stazione dei pullman. Quando il piazzale è stato chiuso, per avviare i lavori, nella via soprastante è iniziata una crisi economica senza precedenti.
E se le ruspe, in via XXV Aprile si sono fermate per colpa del ritrovamento di due vasconi pieni di bitume, in via Padre Zirano, nel piazzale acquistato dalla Regione per realizzare un’area di sosta più confortevole, gli escavatori non sono mai neppure arrivati. Il mega progetto da 18 milioni di euro, che prevede oltre alla stazione degli autobus, un grande parcheggio interrato per le auto, gallerie commerciali e giardino pensile, resta un sogno.

 
#3 ·
La Nuova Sardegna said:
Un milione e mezzo di euro in più a Palazzo Ducale per le strutture di «contorno»
Centro intermodale a passo lento nuovo accordo tra Comune e Arst
Demontis: ora manca solo la ratifica del Consiglio poi saremo in grado di stabilire i tempi



SASSARI. Si apre un nuovo capitolo nella vicenda del centro intermodale di via XXV Aprile. Comune e Arst hanno siglato una convenzione che permette a Palazzo Ducale di avere un milione e mezzo in più per la progettazione.
L’intesa, che dovrà essere ratificata dal Consiglio, porta così a quattro milioni e mezzo di euro il finanziamento utile alla realizzazione della porzione di lavori che spetta al Comune. L’auspicio è che l’accordo possa imprimere la spinta giusta per dare gambe alla definitiva realizzazione di un’opera ormai indispensabile. L’intesa è stata possibile perchè l’Arst, quindi la Regione, in origine dovevano acquistare da privati un’area di fronte a via Padre Zirano. Ma dopo una serie di valutazioni, i tecnici della Regione hanno pensato bene di acquisire un’altra area, nella stessa zona, ma di proprietà della Ferrovie della Sardegna. Come dire che avrebbero giocato in casa.
«A quel punto - spiega Salvatore Demontis, assessore comunale ai Lavori pubblici - abbiamo chiesto e ottenuto che il finanziamento bilanciato per concludere l’operazione fosse destinato all’avvio dei lavori di nostra competenza».
Ora, dunque, Palazzo Ducale potrà gestire la progettazione relativa alla realizzazione delle cosiddette opere di contorno con il vantaggio che l’amministrazione, con un proprio progetto, spiegherà con precisione come dovranno essere fatte. Si tratta di un tunnel che, attraversando l’incrocio tra piazza Santa Maria e le vie XXV Aprile e padre Zirano, consentirà di trasferire il traffico su gomma e strada ferrata proprio su via Zirano.
Una struttura interrata che risolverà razionalmente un problema critico in un punto nevralgico.
I lavori per il centro intermodale, una mega struttura da circa 29 milioni di euro, che cambierà completamente estetica e traffico in una delle aree più importanti della città, dovrebbero partire a breve «Ma non prima - prosegue Demontis - della seduta di consiglio programmata per settembre, quando sarà approvato il nuovo accordo e potrà essere stabilita una tempistica».
Intanto è già stato avviato un primo intervento in base al quale i tecnici del Comune potranno, attraverso il piano di caratterizzazione, individuare il sistema migliore per bonificare l’area da eventuali agenti inquinanti. Gli specialisti dovranno analizzare resti di vecchie strutture interrate legate al precedente impianto di distribuzione del gas di città che un tempo sorgeva proprio dove oggi c’è la stazione dei pullman.
L’importanza dell’opera non è solo urbanistica in senso stretto, nel progetto, infatti, è prevista la realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico, come negozi e parcheggi, che potrebbero dare nuovo impulso all’economia della città. Nel verbale d’intesa - ha tenuto a precisare l’assessore Demontis - Arst e Comune, attraverso accordi successivi, decideranno tempi e modi per la gestione di queste aree.
La speranza è che l’opera possa essere avviata quanto prima, non solo perchè necessaria, ma anche per scrivere finalmente la parola fine su una vicenda lunga e travagliata.
La Nuova Sardegna, Giovedì 19 agosto 2020, pagina 20 - Cronaca di Sassari
 
#4 ·
Ed ora tocca a Sassari...


TRASPORTO PUBBLICO: AUMENTANO TARIFFE A SASSARI

(AGI) - Cagliari, 23 ago. - Dopo il Ctm di Cagliari anche l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Sassari e nei centri limitrofi adegua il prezzo dei biglietti agli aumenti decisi dalla Regione. La deliberazione della Giunta regionale n. 30/20 del 3 agosto 2010, - si legge in una nota - ha modificato le tariffe dell’Azienda Trasporti Pubblici di Sassari. L’adeguamento riguarda tutte le aziende di trasporto pubblico della Sardegna. Il nuovo piano, tutelera’ le categorie piu’ deboli, con tariffe agevolate per studenti e over 65, in base alle fasce di reddito.

Le nuove tariffe dell’ATP prevedono il costo di 1,20 euro per la corsa semplice, valido 90 minuti mentre quello integrato a tempo valido due ore su tutte le linee ATP e su Metrosassari costa 2 euro e 3 l’integrato giornaliero valido sulle tutte le linee ATP e su Metrosassari. Gli abbonamenti personali vanno dai 30 euro del mensile ordinario personale ai 240 dell’annuale per studenti. Per gli over 65 anni e’ previsto l’abbonamento “agevolato” a 112 euro. L’abbonamento mensile ordinario impersonale costa 43 euro. (AGI) Red

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Una corsa in bus costerà 1 euro e 20. L'Atp di Sassari adegua le tariffe

SASSARI. L'estate è quasi finita, settembre è vicino ed è tempo anche di aumenti. Così anche a Sassari, dopo Cagliari, dal primo settembre chi prende i mezzi pubblici dovrà pagare non più ottanta centesimi, come succedeva finora, bensì un euro e venti. La decisione, si legge in una nota aziendale dell'Atp, è stata presa da una Deliberazione della Giunta Regionale n. 30/20 del 3 Agosto 2010. Per un'ora e mezzo di autobus, o meglio tram come si dice a Sassari, l'aumento è del cinquanta per cento e chi prende invece il biglietto integrato valido due ore su tutte le linee Atp e su Metrosassari dovrà pagare due euro. Quello integrato giornaliero valido su tutte le linee e su Metrosassari (vale a dire Sirio, la metropolitana di superficie che dal quartiere Santa Maria di Pisa, passa dalla stazione fino all'Emiciclo Garibaldi).

Gli abbonamenti. Gli abbonamenti personali vanno dai 30 euro del mensile ordinario personale ai 240 dell'annuale per studenti. Per gli over 65 anni e' previsto l'abbonamento "agevolato" a 112 euro. L'abbonamento mensile ordinario impersonale costa 43 euro.

Le ragioni. Nelle intenzioni della Regione ci sarebbe anche la tutela delle persone disagiate: le tariffe sono infatti agevolate per pensionati con più di 65 anni e studenti.

Gli utenti e la città. Sassari è una città non grande che conta dodici linee urbane, undici suburbane. I mezzi non si possono dire in ritardo ma nemmeno frequenti, spesso i passeggeri aspettano 15 minuti tra una corsa e l'altra anche per le linee molto frequentate. E se si paragonano costi e servizi della città con quelli di Milano o Bologna il confronto appare a dir poco imbarazzante anche per i prezzi. Con questo nuovo aumento infatti costerà di più viaggiare a Sassari che prendere la metro a Milano, dove per un biglietto che dura 75 minuti si paga ancora un euro. L'abbonamento personale di un mese costerà la stessa cifra (trenta euro), a fronte di una rete (anche metropolitana) ben diversa.

Nei prossimi giorni SassariNotizie intervisterà gli utenti comuni dell'Atp per sapere se sono informati e cosa pensano del nuovo tariffario.

http://www.sassarinotizie.com/artic..._e_20_l_atp_di_sassari_adegua_le_tariffe.aspx
 
#5 ·
:shocked: portatore di sventura.. scherzo. Ho fatto qualche piccolo confronto per rendere visibili gli aumenti. Assurdo

Corsa semplice valido 90 minuti su tutte le linee ATP, comprese Marina di Platamona € 1,20 (era 0,80€ : 0,40€ in più ovvero +50%)
Integrato a tempo valido 2 ore su tutte le linee ATP e su Metrosassari € 2 (non esisteva)
Integrato giornaliero valido sulle tutte le linee ATP e su Metrosassari € 3 (non esisteva)

ABBONAMENTI PERSONALI
Mensile ordinario personale € 30 (era 21€ : 7€ in più ovvero +33%)
Mensile studenti agevolato (periodo scolastico) € 21 (era 16€ : 5€ in più ovvero + 31%)
Mensile oltre 65 anni agevolato € 14 (era 10,50€: 3,50€ in più ovvero + 33%)
Semestrale ordinario personale € 150 (era 110€: 40€ in più ovvero +45%)
Annuale ordinario personale € 270 (era 210€: 60€ in più ovvero +29%)
Annuale studenti agevolato (periodo scolastico sino al 20 giugno) € 163 (era 125€: 38€ in più ovvero +30%)
Annuale studenti (periodo scolastico sino al 20 giugno) € 240
Annuale oltre 65 anni agevolato € 112

ABBONAMENTI IMPERSONALI
Mensile ordinario impersonale € 43
 
#6 ·
Vecchi prezzi.. non so cosa dire.. a sforzarsi di trovare qualcosa di positivo sono interessanti i biglietti da 2€ e 3€. Il resto è follia..

Tariffe ATP Sassari said:
0,80€ - Biglietto di corsa semplice 90 minuti
1,10€ - Biglietto di corsa semplice per Marina di Platamona
21,00€ - Abbonamento mensile
110,00€ - Abbonamento semestrale
210,00€ - Abbonamento annuale
16,00€ - Abbonamento mensile studenti
125,00€ - Abbonamento annuale studenti
10,50€ - Abbonamento mensile anziani
35,00€ - Abbonamento mensile Marina di Platamona
 
#8 ·
^^ Non ti picchio perché hai riconosciuto implicitamente la realtà metropolitana di Sassari :D scherzi a parte, 1,20€, non potendo prendere la metrotranvia - chissà perché - e con un aumento del 50% in una botta sola è davvero troppo.

Un prezzo ragionevole è di 1€. Oltre questo lasciamo anche il biglietto da 3€ per tutta la giornata, e volendo lasciamo anche le nuove tariffe per gli abbonati se lavorano e dal mio punto di vista spenderebbero molto molto meno che a curare un'auto... ma quelle per studenti e anziani sono indegne (anche ridicole visto quant'è basso il limite di reddito), dovrebbero averlo tutti ad un prezzo poco più che simbolico, come 10€ al mese o 75€ l'anno!
 
#9 ·
^^ Diciamo che ho ammesso che si tratta di una bidda molto grande... :D

Scherzi a parte, sono quasi in tutto d'accordo con te: tram e autobus perdono di fatto la loro integrazione, ed è assurdo il nuovo prezzo del tram manco fosse la RER di Parigi; E, concordo inoltre sul fatto che un aumento a 1 euro (almeno per qualche anno) sarebbe stato più indicato. Volevo solo cricare il paradosso della linea per Platamona, quella per la quale 1.10 era assolutamente troppo poco e quella che invece ha subito l'aumento minore...
 
#12 ·
E dopo gli aumenti più severità

Sardies - Atp, arrivano i verificatori
http://sardies.org/index.php?option=com_content&view=article&id=4941

Sassari Notizie - Atp, sugli autobus nuovi controllori. Hanno giurato di fronte al sindaco
http://www.sassarinotizie.com/artic...llori_hanno_giurato_di_fronte_al_sindaco.aspx

La Nuova Sardegna said:
Atp, i controllori sono diventati pubblici ufficiali
Potranno identificare chi non paga il biglietto e garantire maggiore sicurezza sugli autobus

SASSARI. Il nome esatto è «verificatori titoli di viaggio». Per la “gente comune” sono molto più semplicemente i tanto temuti controllori che hanno appunto il compito di «verificare» biglietti e abbonamenti e, se è il caso, sanzionare gli evasori.
Ieri mattina gli operatori dell’Atp hanno giurato davanti al sindaco di Sassari Gianfranco Ganau. Succede all’indomani del protocollo d’intesa siglato da Azienda trasporti pubblici e Prefettura sull’installazione della videosorveglianza negli autobus cittadini.
Il nuovo servizio entrerà in funzione domani. «Pagare il biglietto - ha spiegato il presidente dell’Atp, Leonardo Marras - è un’azione corretta e normale così come costituisce un’abitudine quotidiana acquistare il caffè o comprare il giornale. Usufruire di un servizio senza pagarlo è un illecito e rappresenta una mancanza di rispetto sia per chi si impegna ogni giorno affinché tutto funzioni al meglio, sia nei confronti di chi paga».
Il protocollo firmato alcuni giorni fa nel palazzo territoriale del governo in piazza Italia prevede da un lato l’installazione di telecamere nei mezzi pubblici e dall’altro il pronto intervento delle forze dell’ordine qualora sia necessario. Cioè nel caso in cui, ad esempio, un passeggero si accorga di esser stato derubato. Un modo per scoraggiare vandali, ladruncoli, scippatori e, appunto, evasori, ossia chi non paga il biglietto.
«I verificatori titoli di viaggio - fa ancora sapere l’Azienda trasporti pubblici - sono pubblici ufficiali e quindi non fornire loro le generalità o darle false o commettere nei loro confronti certi atti è un reato. Anche falsificare, contraffare titoli di viaggio o solo farne uso è un illecito perseguito ai termini di legge». (na.co.)
 
#16 ·
Da La Nuova Sardegna di oggi

Denuncia della Cgil. La manovra finanziaria produrrà effetti devastanti
Per il trasporto pubblico locale tagli ai servizi e agli investimenti
«Risorse ridotte nel 2011 per l’Atp che sarà costretta a eliminare servizi essenziali»

SASSARI. La manovra finanziaria del Governo si abbatterà come una mannaia sul trasporto pubblico locale. E produrrà effetti devastanti anche nel territorio della provincia.
L’allarme è stato lanciato dal segretario generale della Filt-Cgil Arnaldo Boeddu che ha prefigurato ciò che potrà accadere. «Dopo i tagli alla scuola, alla ricerca, agli investimenti per le infrastrutture (Sassari-Olbia e porto di Porto Torres), ora è la volta dei trasporti. Le aziende, sia nazionali che regionali (Trenitalia, Arst e Arst Gestione Fds, Atp), agiranno su quei servizi cosiddetti universali, cioè meno remunerativi ma essenziali per le fasce più deboli e povere presenti nel nostro territorio.
Contro tendenza. Da una parte gli inviti a incentivare l’uso dei mezzi pubblici e lasciare a casa le auto, dall’altra la scelta del Governo di operare tagli drastici alle risorse. «Il risultato sarà una inversione di tendenza - afferma Boeddu - la gente tornerà a usare i mezzi privati a discapito di quelli collettivi, con un massiccio aumento dei livelli di inquinamento in città, congestione del traffico e crescita della percentuale di incidenti».
Senza investimenti. La manovra finanziaria inciderà negativamente sugli investimenti programmati. «Lo svecchiamento dei mezzi pubblici - sostiene ancora il segretario della Filt-Cgil - iniziato con la giunta Soru subirà una drastica interruzione. Così gli utenti saranno costretti a viaggiare con i bus di oltre vent’anni di anzianità e due milioni di chilometri percorsi. Gli stessi che l’estate scorsa si sono fermati più volte provocando gravi disagi ai passeggeri. Stessa sorte per il servizio ferroviario: il completamento del piano di sostituzione del parco rotabile: 8 treni tipo Minuetto, treni a cassa mobile e cambio delle littorine a scartamento ridotto, resteranno quasi sicuramente delle chimere».
Occupazione. Sono previsti ingenti tagli del personale (che in questo settore non gode di ammortizzatori sociali). «Mi auguro che l’assessore regionale ai Trasporti convochi al più presto le parti sociali per spiegare come intende procedere per correggere quanto disposto dalla manovra finanziaria. Altrimenti si attuerà un vero e proprio disastro».
I rischi all’Atp. «Nell’Azienda trasporti pubblici - prosegue Boeddu - i tagli del 10 per cento previsti per il 2011, a cui seguiranno quelli del 2012, si possono indicare così: 420mila chilometri in meno l’anno, che significano una quantità di servizi cancellati, specie quelli meno remunerativi ma utili». Rispetto al 2010 si quantifa un taglio di 985mila euro sulle risorse in dotazione e la pianta organica «sarà ridotta di almeno 30 unità tra operatori di esercizio (autisti), operai e impiegati».
Categorie deboli. C’è il rischio che saltino servizi importanti, specie quelli per gli utenti disabili: «Penso al servizio “amico bus” - racconta Boeddu -, cioè quello a chiamata a prezzo sociale, per tutte quelle persone con un certo grado di invalidità che, prima dell’entrata in vigore del servizio, quasi non uscivano di casa».
Notturno per i giovani. «Tra i primi a essere cancellato, anche il servizio Atp notturno, due volte la settimana, per i giovani che tornano dalla discoteca e che così avevano l’opportunità di non mettersi alla guida dell’auto stanchi e assonnati, magari dopo avere bevuto qualche bicchiere in più». GIANNI BAZZONI
«Qui nessuno muove un dito»
Centro intermodale, la Fit-Cisl: subito il capolinea

SASSARI. Il nuovo «attacco» per il mancato decollo del centro intermodale arriva dalla Fit-Cisl (federazione italiana trasporti) che accusa senza mezzi termini: «Nessuno muove un dito».
In particolare il riferimento è alle amministrazioni perché «impassibili - scrive il segretario territoriale Pietro Piredda - davanti a una situazione ormai insostenibile per quanto riguarda il capolinea di via Padre Zirano». Area nella quale regna il più assoluto «degrado». Considerata la presenza di erbacce e la totale mancanza di servizi. «Se parliamo di capolinea - sostiene la Fit-Cisl - ci rendiamo subito conto di come questa parola non rispecchi quella strada, dove ogni giorno migliaia di persone arrivano e ripartono sotto lo sguardo indifferente di chi dovrebbe mobilitarsi per la risoluzione di problemi come la fornitura, anche se provvisoria, di panchine, pensiline, servizi igienici».
A subire i disagi, ovviamente, non sono soltanto i passeggeri. I conducenti degli autobus Arst «per ragioni già denunciate tempo fa - spiega Piredda - come ad esempio l’impianto semaforico di Santa Maria che scatta a distanza di anni rispettando l’uscita degli autobus fantasma dal “vecchio e futuro centro intermodale”, o delle auto parcheggiate in divieto di sosta davanti alla corte d’appello, subiscono gli effetti del traffico».
Da qui l’appello: «Chiediamo alle amministrazioni di risolvere il disagio nel provvisorio capolinea di via Padre Zirano e chiediamo che inizino i lavori del nuovo centro per dare seguito all’investimento di 29 milioni di euro stanziati per la struttura che comprende un nuovo capolinea autobus e taxi, un parcheggio interrato per le auto, una catena di negozi e una piazza con giardino pensile. Un modo, oltretutto, per superare la crisi economica che ha colpito il centro storico e Corso Vico, proprio perché i passeggeri vengono dirottati in zone diverse». NADIA COSSU
 
#18 ·
La stazione dei bus di via XXV aprile: detriti, incuria e... il cancello aperto
Neppure l'ombra dei lavori per il nuovo centro intermodale


LE FOTO

SASSARI. A destra e a sinistra dell'ingresso della vecchia stazione degli autobus di via XXV aprile ci sono due cartelli, al centro un ingresso che dovrebbe essere chiuso. Ma che invece non lo è. Chiunque può entrare nel cantiere fantasma, in cui nulla si muove per il futuro centro intermodale. E qualcuno di certo lo fa come dimostra la rete che delimita l'area, buttata giù con i cartelli in bella mostra: cantiere, vietato l'accesso.

Qui dovrebbe sorgere il capolinea per gli autobus Arst che collegano Sassari con i paesi e con le città della provincia e dell'isola. Ma i lavori non sono mai partiti anche perché nell'area l'estate scorsa sono stati trovati due vasconi pieni di bitume, residuo del vecchio gazometro. Così i lavori sono stati bloccati per le bonifiche del caso che ancora devono essere fatte, l'ultima tappa è un accordo tra Comune e Arst per la gestione delle aree.

I cartelli. Sui fogli di carta ai lati c'è scritta la data di fine dicembre 2008, l'intestazione dell'Arst (Azienda regionale sarda trasporti), nel testo si definisce provvisorio il trasloco della stazione dei bus in via padre Zirano. E per utilizzare le parole scritte nero su bianco si dice che "il capolinea degli autobus viene momentaneamente spostato". Da quello spostamento temporaneo sono passati quasi due anni, e ancora ora i bus partono e arrivano lungo una via trafficata, senza pensiline, senza cestini per i rifiuti, in sostanza senza una vera stazione con stalli segnati da un numero appeso sui lampioni vicino al marciapiede "appositamente predisposti", dice il cartello. Da allora ogni giorno si ripetono i disagi evidenti per i passeggeri, tanti pendolari non solo studenti, e per chi lì ci lavora. Come gli autisti e gli addetti alla biglietteria, chiusi dentro un container di lamiera.

Il degrado. Dentro l'area ci sono detriti, erbacce, rifiuti di ogni genere e anche due relitti di veicoli: un camion abbandonato e un'utilitaria. Sui cumuli di pietre e terra c'è l'erba alta e nessun accenno ai lavori per il centro intermodale, un progetto da 29 milioni di euro. Lì, oltre al capolinea per autobus e taxi dovrebbe esserci anche una catena di negozi e un parcheggio interrato.

L'ultimo appello. Per il capolinea che ancora non c'è e la situazione di via Padre Zirano, finta stazione senza servizi l'ultimo attacco è del sindacato, la Fit Cisl (Federazione italiana trasporti). «Nessuno muove un dito - accusa il segretario territoriale Pietro Piredda- chiediamo che inizino i lavori del nuovo centro per dare seguito all'investimento di 29 milioni di euro. Un modo, oltretutto, per superare la crisi economica che ha colpito il centro storico e corso Vico, proprio perché i passeggeri vengono dirottati in zone diverse».
Per il sindacalista quello di via Padre Zirano non è un capolinea: «Ci rendiamo subito conto - dice- di come questa parola non rispecchi quella strada, dove ogni giorno migliaia di persone arrivano a ripartono sotto lo sguardo indifferente di chi dovrebbe mobilitarsi per la risoluzione di problemi come la fornitura, anche se provvisoria di panchine, pensiline, servizi igienici».
 
#19 ·
Lo inserisco fieramente nella discussione relativa al trasporto pubblico :)

Alguer.it said:
Il rettore Mastino e il sindaco Ganau firmano protocollo d’intesa per incentivare l’uso della bicicletta in città. E non solo, il progetto prevede una serie di attività riguardanti le fonti rinnovabili
Universitari in bici: bike sharing a Sassari

SASSARI - Previste tariffe agevolate per gli studenti dell’Ateneo e iniziative sulle fonti rinnovabili. L’Università di Sassari e l’assessorato alle Politiche ambientali del Comune di Sassari hanno stipulato un protocollo d’intesa per la promozione del servizio di bike sharing (noleggio di biciclette) e della mobilità sostenibile nella città.

Il progetto prevede una serie di attività di comunicazione, formazione e informazione riguardanti le fonti rinnovabili e la modalità sostenibile, in particolare, favorendo il coinvolgimento degli studenti e dei docenti dell’Università di Sassari. Al momento dell’attivazione del servizio saranno previste fasce tariffarie pensate per gli studenti universitari. Il Comune di Sassari si impegna inoltre a posizionare le stazioni di “cicloposteggio” in prossimità dei poli dell’Ateneo.

L’iniziativa nasce in seguito all’emanazione del bando pubblico del ministero dell’Ambiente che prevede il cofinanziamento di investimenti volti alla riduzione delle emissioni inquinanti, prodotte dagli autoveicoli, attraverso la realizzazione del bike sharing. Il progetto è uno degli strumenti di mobilità sostenibile a disposizione delle amministrazioni pubbliche che intendono aumentare l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici (autobus, tram e metropolitane), integrandoli tra loro (trasporto intermodale) e integrandoli dall'utilizzo delle biciclette condivise per i viaggi di prossimità dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare.

È quindi considerata una possibile soluzione al problema dell'"ultimo chilometro", cioè quel tratto di percorso che separa la fermata del mezzo pubblico alla destinazione finale dell'utente. Le città dotate di bike sharing in Italia sono 132, con Sassari saranno 133. Il servizio è attivo sia nelle grandi aree metropolitane (Milano, Roma, Torino) e nelle grandi città (Brescia) sia in paesi piccoli. Tuttavia l’unico bike sharing italiano paragonabile a quello di altri paesi europei per sviluppo e utilizzatori è quello di Milano, anche se il rapporto tra biciclette disponibili e numero di abitanti è comunque nettamente inferiore (a Milano 1 ogni 1000, a Parigi 1 ogni 100).
Sardies said:
In città in bicicletta

Sassari - Favorire l'utilizzo della bicicletta in città grazie al bike sharing. Il Comune di Sassari - Assessorato alle Politiche Ambientali e verde Urbano ha partecipato al bando approvato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per il finanziamento di investimenti relativi a progetti di bike sharing, associati a sistemi di alimentazione mediante energie rinnovabili. Obiettivo del bando ministeriale è quello di diffondere l'utilizzo della bicicletta quale mezzo di spostamento abituale e di contribuire al raggiungimento e al mantenimento dei valori limite di qualità dell'area, attraverso la riduzione delle emissioni in atmosfera e l'incentivazione di fonti rinnovabili.

Il progetto presentato dal Comune di Sassari è stato affiancato dalla stipula di diversi protocolli di intesa che hanno coinvolto sia realtà impegnate nella gestione di reti ferroviarie e di trasporto pubblico che soggetti operanti nel settore scolastico e in quello ospedaliero, in particolare l'Atp e l'Arst, l'Università degli studi di Sassari, l'Ufficio scolastico provinciale, l'Ersu, l'Azienda Sanitaria Locale e l'Azienda Ospedale Universitaria. Con la partecipazione al bando ministeriale il Comune di Sassari richiede un finanziamento complessivo di circa 600mila euro con la realizzazione in città di dieci ciclostazioni di cui una realizzata con pannelli fotovoltaici, posizionate in dieci aree differenti, scelte tenendo conto dei principali attrattori e generatori di mobilità: corso Trinità, piazza della Stazione, piazza Mazzotti, via Coppino, Emiciclo Garibaldi, piazza d'Italia, (dove verrà posizionata la pensilina fotovoltaica), via Amendola, via dei Mille, piazza Conte di Moriana e via Budapest.

«L'obiettivo della nostra partecipazione al bando con la stesura di questo progetto – dichiara l'assessore alle Politiche Ambientali, Monica Spanedda (nella foto a sinistra) – è quello di offrire una reale alternativa al mezzo privato nel percorrere tragitti brevi all'interno della città e contemporaneamente di consentire ai pendolari di lasciare l'automobile in parcheggi custoditi, eliminando così il tempo di ricerca del parcheggio ed effettuare l'ultimo tratto del loro percorso in bicicletta».

Se il Ministero stabilirà che il progetto presentato dal Comune di Sassari può essere ammesso al finanziamento, l'attivazione del servizio di bike sharing seguirà al completamento della realizzazione di piste ciclabili all'interno della città, la conclusione dei lavori di realizzazione della rete dei parcheggi filtro e la progressiva pedonalizzazione del centro storico cittadino con l'attivazione di nuove Ztl.
Sassari Notizie said:
Comune e Università insieme per il Bike sharing
Per risolvere il problema dell' "ultimo chilometro"

SASSARI. Che Sassari non sia una città ciclabile, è sotto gli occhi di tutti. Qualcosa negli ultimi anni è stato fatto, e in alcune zone sono comparse alcune piste adatte alle due ruote: lungo una parte della Buddi Buddi (che tuttavia ha altri problemi), e nel prolungamento di via Pascoli in direzione della strada statale 200. Ma la viabilità è ancora preda delle automobili, padrone assolute delle strade cittadine. La conseguenza è che mettersi in bici può rappresentare un rischio per l'incolumità personale.

Un protocollo d'intesa. Ora però un protocollo d'intesa tra il Comune e l'Università di Sassari per il “bike sharing” (letteralmente: “condivisione di biciclette”) fa prevedere un futuro più roseo per gli amanti delle due ruote. Il sindaco Gianfranco Ganau e il Rettore Attilio Mastino hanno firmato un documento in cui s'impegnano a promuovere il servizio di noleggio biciclette e la «mobilità sostenibile della città», come si legge in una nota dell'Università. «Al momento dell’attivazione del servizio saranno previste fasce tariffarie pensate per gli studenti universitari. Il Comune di Sassari si impegna inoltre a posizionare le stazioni di “cicloposteggio” in prossimità dei poli dell’Ateneo».

L'ultimo chilometro. Il bike sharing è uno degli strumenti adoperati dalle amministrazioni pubbliche per incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici e diminuire così l'emissione di sostanze inquinanti imputabili agli autoveicoli. Con il bike sharing, si può risolvere il problema dell' “ultimo chilometro”, cioè l'ultimo tratto del percorso che separa la fermata del mezzo pubblico dalla destinazione finale. Molto sviluppato nei Paesi scandinavi, in Germania e in Austria, il bike sharing in Italia è attivo in 132 città italiane che diventeranno 133 con Sassari. Il servizio più efficiente nel nostro Paese si registra a Milano, anche se i numeri non sono ancora paragonabili a quelli delle grandi metropoli europee: a Parigi, una bici ogni 100 abitanti, nel capoluogo lombardo, solo una ogni 1000.
 
#21 ·
Finalmente si libera l'area di Viale Sicilia :) dedicandola esclusivamente ai mezzi ferroviari

La Nuova Sardegna said:
Via all’unificazione Ferrovie-Arst
Mezzi e personale trasferiti da viale Sicilia alla sede di viale Porto Torres

SASSARI. Primo passo nel percorso di unificazione dell’ex Ferrovie della Sardegna con l’Arst. Da ieri sera gli autobus e il personale sono stati trasferiti dalla storica sede di viale Sicilia a quella di viale Porto Torres.
E’ stato avviato così il vero percorso di unificazione delle due aziende, una operazione che aveva già avuto un passaggio formale agli inizi di novembre con la predisposizione di un atto notarile.
Oltre al personale viaggiante (in particolare autisti) sono stati trasferiti nel moderno terminal Arst di viale Porto Torres anche alcuni impiegati e gli operai delle officine degli autoservizi (quelli che effettuano le manutenzioni a Sirio e al parco rotabile ferroviario resteranno invece in viale Sicilia).
La notizia è stata accolta positivamente anche negli ambienti sindacali, anche se ieri il segretario generale della Filt-Cgil Arnaldo Boeddu ha colto l’occasione per rilanciare la necessità di «un completamento reale delle procedure, perchè solo allora si potrà parlare di unificazione vera». In particolare, Boeddu ha sottolineato l’importanza di accelerare i processi «per il rinnovamento del parco rotabile automobilistico delle ex Ferrovie della Sardegna. Infatti, mentre gli autobus dell’Arst sono nuovi (sia dal punto di vista anagrafico che sotto l’aspetto tecnologico, e tutti a basso impatto ambientale-Euro 5, dotati di pedane mobili per i disabili, cinture di sicurezza per i passeggeri) quelli dell’ex FdS sono vetusti e fatiscenti». L’esponente della Filt-Cgil ha anche riproposto l’esigenza - nell’ambito dei progetti per un migliore servizio all’utenza - di favorire «un’unica turnazione del personale viaggiante: solo in questo modo, oltre a garantire un miglior servizio, si eviteranno sperequazioni e malumori tra il personale».
Le due diverse tipologie di organizzazione del lavoro, potrebbero andare avanti ancora per un breve periodo ben definito, anche se l’obiettivo primario dovrà essere quello di raggiungere «una piena e reale unificazione».
Per dare la dimensione della situazione di precarietà del parco mezzi dell’ex Ferrovie della Sardegna, il segretario generale della Filt-Cgil ha fatto riferimento a quanto accaduto più volte durante l’estate «quando gli autobus si fermavano continuamente per strada a causa del surriscaldamento del motore e i passeggeri erano costretti a viaggiare con alte temperature all’interno dei mezzi pubblici per il malfunzionamento dell’impianto di climatizzazione».
Ora si attendono le ultime mosse da parte della Regione. «Fino a qualche anno fa era impensabile poter disporre di un parco rotabile composto da autobus moderni e confortevoli - ha concluso Arnaldo Boeddu - e di un servizio garantito quotidianamente da quasi 2400 dipendenti di una sola azienda senza che sia stato dichiarato neppure un esubero tra i lavoratori».
L’ultimo riferimento è per l’assessorato regionale ai Trasporti. «Come segretario generale della Filt-Cgil auspico che l’assessore Carta (che poi è il proprietario dell’Azienda unica Arst SpA) si proponga con un atteggiamento diverso nelle vertenze che prevedono la sua presenza (Saremar, Sogeaal e Geas), perchè finora ha evidenziato una incomprensibile contrapposizione pregiudiziale nei confronti delle organizzazioni sindacali». GIANNI BAZZONI
 
#22 ·
Altri tre anni..!!! :gaah:

Sardies said:
Ancora tre anni per il Centro Intermodale di Sassari?

Sassari – Un anno per le bonifiche e altri due per il completamento del nuovo Centro Intermodale Passeggeri di via XXV aprile. Sono questi i tempi indicati dal sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, che stamattina a Palazzo Ducale insieme alla presidente della Provincia Alessandra Giudici, ha siglato l'accordo di programma per la vendita alla Regione dell'area di via XXV aprile di proprietà del Comune e per una parte della Provincia. In questo modo l'Arst potrà avviare i lavori per realizzazione del Centro Intermodale. Ora la palla passa ai rispetti organismi consiliari che dovranno ratificare l'accordo, oltre all'intesa sottoscritta con la Regione e l'Arst il 2 luglio dello scorso anno. Solo dopo questo passaggio formale la Regione entrerà nel possesso dell'area e potranno partire le necessarie e tanto attese bonifiche (già individuata l'impresa che dovrà effettuarle, la Adanti spa di Bologna) e la. «Il Centro Intermodale sarà un'opera importantissima per tutto il territorio e, in particolare, per migliaia di pendolari che arrivano. Speriamo che adesso non ci siano altri problemi», ha sottolineato il sindaco Gianfranco Ganau. «Una città capoluogo come Sassari non può non avere un Centro Intermodale. Abbiamo deciso con sindaco e assessori di dare un spinta a questa pratica, per eliminare qualsiasi tipo di giustificazione», ha aggiunto la presidente Alessandra Giudici. Presenti alla firma del protocollo anche l'assessore provinciale al Patrimonio Pier Mario Manca e quello comunale alle Manutenzioni Stefano Perrone.

Dopo l'impegno da parte della Regione Sardegna di eseguire il piano di caratterizzazione e successiva bonifica del sito inquinato, è quindi necessario un atto formale attraverso il quale l'Amministrazione regionale acquisisca definitivamente l'area nella quale verrà eseguito l'intervento (a differenza di quanto previsto nel 2006, quando con un apposito protocollo la Regione lasciò la proprietà a Palazzo Ducale e Sciuti). Le aree interessate riguardano, la prima, di esclusiva proprietà del Comune di Sassari, una superficie di 8000 mq; l'altra per la quota di ¾ di proprietà del Comune e per la quota di ¼ di proprietà della Provincia di Sassari, una superficie complessiva di 4416 mq. In base a quanto definito nell'accordo di programma la Regione erogherà a Comune e Provincia di Sassari tramite l'Arst un importo complessivo di 2 milioni e 877mila euro.

Nel 2007 l'assessorato regionale dei Trasporti, allora guidato da Sandro Broccia (c'era la Giunta guidata da Renato Soru), aveva già stanziato e appaltato i lavori per un importo complessivo di 28.772.000 euro, da impiegare per la realizzazione del centro intermodale passeggeri di Sassari, un'importante opera attesa da una decina d'anni, da quando cioè fu deciso lo spostamento della stazione dei pullman dal comodissimo sito dell'Emiciclio, poi commercialmente desertificato in pochissimi mesi, a via XXV aprile (lo spazio fu utilizzato anche per l'Arrostita dei Candelieri). Nel 2009, quando tutto faceva presumere l'imminente inizio dei lavori, arrivò la battuta d'arresto a causa della scoperta nel sottosuolo dell'ex gazometro di un vascone di bitume, materiale altamente inquinante. L'intervento di bonifica dell'area non poteva essere differito, anzi si rendeva necessario per poter proseguire. La Regione si impegnò ad eseguire il piano di caratterizzazione e il successivo intervento di bonifica, stanziando la somma di 3 milioni di euro, già finanziati dall'Assessorato regionale dei Trasporti.


 
#23 ·
Da La Nuova Sardegna di oggi

La Nuova Sardegna said:
Metro e ferrovie, si cambia. L’incontro Arst-sindacati porta investimenti

SASSARI. Pernottamenti degli autisti dei pullman cancellati per le sedi più vicine, ma soprattutto la conferma di investimenti ingenti per l’elettrificazione della ferrovia Sassari-Alghero, e Sassari-Sorso, con in più l’istituzione di una nuova fermata del trenino Sirio in viale Sicilia.
Infine c’è una proposta che la Filt Cgil ha portato al tavolo e che spera possa concretizzarsi: «Portare la metropolitana sino ai quartieri di Sassari 2 e Monti Furru, utilizzando i binari della tratta per Nulvi», dice il segretario generale Arnaldo Boeddu.
È questa la sintesi dell’incontro che si è tenuto ieri mattina con i dirigenti dell’Arst e i sindacati e che vede aprirsi prospettive più certe sull’utilizzo della metropolitana leggera anche verso la città catalana e Sorso. La richiesta di un confronto con i vertici aziendali era partita dalla Filt Cgil, che sollecitava una riorganizzazione del servizio a vantaggio del personale e dell’utenza. Erano presenti anche i rappresentanti della Cisl Fit, della Uil Uilt e della Cisal.
Sui pernottamenti in trasferta degli autisti delle linee ex Ferrovie della Sardegna, ora assorbite dall’Arst, l’azienda (presente con il direttore generale, Carlo Poledrini, il dirigente delle risorse umane, Salvatore Perra, e il dirigente responsabile della direzione di esercizio Area Metropolitana, Giuseppe Roggero) ha concordato sulle necessità di razionalizzare il sistema. Gli autisti, a partire dai primi di febbraio, non dovranno più dormire fuori casa. Le tratte interessate sono quelle provinciali per Alghero, Ittiri, Villanova Monteleone, Oschiri e Tempio. «Entro lo stesso mese il provvedimento verrà preso anche per quanto riguarda i collegamenti interprovinciali con Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano - afferma soddisfatto Arnaldo Boeddu -. Sia chiaro che il servizio di trasporto non subirà modifiche di frequenza e orario».
L’altro aspetto positivo dell’incontro di ieri è che, dice Boeddu, «l’azienda ha confermato il piano di investimenti, definiti dagli stessi dirigenti molto corposo e che riguarda sia l’acquisto di nuovi autobus che il miglioramento della rete ferroviaria».
Il segretario della Filt Cgil annuncia che «sta proseguendo la gara per il rinnovo del parco macchine: in servizio ci sono autobus che hanno vent’anni. Ma soprattutto si sta completando il percorso ferroviario per Li Punti, ci si avvia verso l’elettrificazione della Sassari-Sorso e con il piano di investimenti del 2011 il cda dell’Arst ha deliberato l’elettrificazione anche per la tratta ferroviaria verso Alghero che rappresenta un importante passo verso un possibile utilizzo della metropolitana di superficie su queste linee».
Importante per Boeddu è inoltre che «l’Arst voglia istituire una nuova fermata del metrò in viale Sicilia: l’area dell’ex deposito delle ferrovie verrà sistemata e attrezzata per i passeggeri». PAOLETTA FARINA
 
#24 ·
Da Alguer.it

La città sarà dotata di otto nuovi bus urbani, moderni e dotati di alti standard di comfort e di sicurezza. L’auspicio del Sindaco è che i nuovi mezzi possano operare in città già da questa estate

Piano Arst, 8 bus ad Alghero

ALGHERO - Tra le iniziative rientranti nel piano di investimenti dell’Arst – Gestione Fds c’è la conferma della riqualificazione del parco mezzi di Alghero, finanziato dalla Regione nell’ambito del rilancio del trasporto su gomma. La città sarà dotata di otto nuovi bus urbani, moderni e dotati di alti standard di comfort e di sicurezza, che andranno a sostituire i vecchi tram :D ormai vecchi (in servizio ci sono mezzi che hanno anche 20 anni) e che non garantiscono più, da tempo, efficacia ed efficienza nel trasporto pubblico.

«Anche questa iniziativa è frutto del costante dialogo con la Regione – sottolinea il Sindaco Marco Tedde – e giunge a conferma dell’impegno mostrato dal Presidente Cappellacci per la città di Alghero su diversi fronti. Le sollecitazioni nei confronti del Presidente e degli Assessori regionali producono gli effetti auspicati. Ne abbiamo avuto la riprova pochi giorni fa con il finanziamento del piano di riuso turistico di Fertilia e con i fondi per l’Università di Alghero, azioni che vanno ad aggiungersi agli investimenti stanziati dalla Regione per la Circonvallazione, per la rotatoria di via Vittorio Emanuele, per il salvataggio della Sogeaal, per il palazzo dei Congressi, per il Cap d’Any e per il Museo del Corallo».

In questo caso si tratta di istanze avanzate dal Sindaco in sede di predisposizione del piano di rilancio del trasporto regionale, richieste che furono accolte e ora vengono tramutate in atti, nello specifico con il bando di gara che verrà pubblicato a breve. L’auspicio del Sindaco è che i nuovi mezzi possano operare in città già da questa estate, «in modo da avere a disposizione per cittadini e turisti – spiega - un servizio moderno ed efficiente all’altezza di una città turistica come Alghero». I nuovi mezzi andranno ad integrare il servizio di trasporto pubblico urbano che conta su una linea verde con bus elettrico.

Le altre iniziative dell’Arst, illustrate nei giorni scorsi a Sassari ai sindacati di categoria in un incontro sulle prospettive e sulle ricadute degli investimenti in ambito provinciale, riguardano l’elettrificazione della tratta ferroviaria Sassari - Alghero in prospettiva di un utilizzo della metropolitana leggera di superficie su questa linea.
 
#25 ·
Da La Nuova Sardegna di oggi

La Nuova Sardegna said:
La proposta dei sindacati all’Arst trova il consenso dei dirigenti della società di trasporti
Bus: terminal nella stazione
Trasferire il capolinea da via Zirano nel piazzale Fs. L’ipotesi di spostamento sembra impraticabile data la mole di traffico che si crea nell’area di Santa Maria

SASSARI. Trasferire il terminal provvisorio dei pullman da via Padre Zirano nell’ex piazzale merci delle Ferrovie dello Stato, all’interno della stazione ferroviaria, nel fabbricato di proprietà di Trenitalia: è la proposta che i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl trasporti e Faisa Cisal hanno illustrato alla dirigenza dell’Arst.
Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuto un incontro per discutere di tutta una serie di problemi che interessano i lavoratori dell’azienda regionale trasporti. La proposta è stata valutata positivamente dall’Arst, si tratta di un’ipotesi avanzata da tempo, ma che in realtà risulta irrealizzabile. Almeno per una serie di ragioni che a suo tempo il sindaco Gianfranco Ganau aveva frapposto alla stessa società di trasporti. In primo luogo quelle legate al traffico. L’area in questione si trova in prossimità di via San Paolo e del cavalcavia di Santa Maria. Per raggiungere il sito i pullman dovrebbero percorrere corso Vico e inserirsi nella stazione, dalla quale dovrebbero uscire attraverso il cancello che si trova proprio nell’area del sottopassaggio di Santa Maria. Diversamente dovrebbero fare ingresso da questo cancello e uscire dalla stazione per percorrere via XXV Aprile (anche questa ipotesi è stata avanzata).
Insomma, si sa del traffico che si crea, attualmente, in quest’area nelle ore di punta, con auto in entrata e uscita dalla città e per la metrotranvia; pensabile, quindi, che un incremento dei mezzi in circolazione (decine di bus) possa ulteriormente creare intralcio alla viabilità. Non a caso, infatti, per evitare traffico caotico, è stato previsto un tunnel di collegamento tra il futuro centro intermodale passeggeri e via Padre Zirano; ci sono già le risorse necessarie, pari a oltre quattro milioni di euro.
Insomma, la proposta fa irritare il sindaco: «Mi sembra piuttosto che l’Arst Spa non voglia rispettare gli accordi sottoscritti. Noi mettiamo a disposizione l’area in prossimità di via Zirano, dove faremo il parcheggio e qui sistemeremo il capolinea provvisorio. Se all’Arst questo non va bene, lo dica. Noi il parcheggio lo faremo ugualmente. Inoltre, la prossima settimana si chiuderanno tutti gli adempimenti per il centro intermodale e a quel punto l’Arst non avrà più alcun motivo per non intervenire con le bonifiche dell’area e avviare i lavori per la stazione passeggeri».
Le organizzazioni sindacali hanno espresso forti perplessità sulla scelta del capolinea nell’area prospicente via Zirano, «poiché - dicono - i tempi per la costruzione del terminal provvisorio rischiano di essere maggiori di quelli necessari alla costruzione di quello definitivo di via XXV Aprile.
Gli anni trascorrono, il centro intermodale continua a non esserci, e i passeggeri subiscono ancora i gravi disagi cui sono sottoposti quotidianamente con le soste a cielo aperto in via Padre Zirano. I sindacati chiedono una struttura sicura e decorosa, che garantisca una concreta funzionalità e comfort alle migliaia di lavoratori, studenti e pendolari che possano arrivare in città in un vero e proprio centro intermodale dove confluiscono autobus, treni, metrotranvia e servizio taxi, con un concreto miglioramento dei servizi alla clientela e un impianto dotato di tutti i requisiti. Ecco perchè hanno presentato la proposta dell’ex stazione merci. L’azienda, con il direttore generale, l’ingegnere Carlo Poledrini - ha dichiarato di condividere appieno la proposta poiché - ha affermato - con modesti interventi si potrebbe adeguare immediatamente l’impianto. Vale ricordare, comunque, che l’area in questione non è di proprietà dell’Arst, né direttamente di Trenitalia, e si dovrebbe trattare con un’altra società, la Rfi (il gestore dell’infrastruttura ferroviaria italiana), controllata dal Gruppo Ferrovie dello Stato, ma che in Sardegna non ha referenti diretti. Sembra di capire, quindi, che il percorso sia comunque pieno di ostacoli.
La fattibilità del progetto nel sito di via San Paolo è vincolata da scelte dell’amministrazione comunale che, pur sottolineando i gravi problemi al traffico che l’ipotesi potrebbe comportare, afferma quasi come una sfida: «Se loro sono in grado di metterla in pratica, si adoperino per realizzarla, visto che ne parlano da tempo, ma non mi risulta che sia stato fatto neppure un sopralluogo tecnico». Che, invece, l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Demontis, ha assicurato che farà in tempi brevi.
Vedremo, tra qualche giorno, quale progetto andrà avanti. Intanto, per quanto riguarda gli investimenti, la dirigenza della società Arst ha espresso la necessità, in caso di soppressione della linea ferrata Sassari-Nulvi, della riconversione di tale linea ferroviaria per essere utilizzata dalla metropolitana di superficie, collegando così celermente il quartiere di “Sassari Due” con il centro. VANNALISA MANCA
 
#26 ·
Oltre gli aggiornamenti sul Centro Intermodale, in cui sembra che almeno la procedura amministrativa vada avanti, questa è una bella notizia.


Sassari Notizie said:
Nuovi bus e linea Alghero-aeroporto: i progetti per la mobilità pubblica

[...] Nei programmi di ammodernamento dell’Arst c’è anche la gara d’appalto bandita per l’acquisto di due nuovi treni da oltre 100 passeggeri ciascuno per la linea ferroviaria Alghero – Sassari: mezzi moderni e veloci che dimezzeranno il tempo di percorrenza per raggiungere il capoluogo.
 
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